“Stampa coatta”, pubblicati gli Atti del Convegno internazionale di studi tenutosi a Ventotene nel 2019.

Una bellissima esperienza quella del convegno internazionale di studi tenutosi sull’isola di Ventotene nel 2019, promosso dalla Fondazione Murialdi, in collaborazione con il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione. Il tema, ‘Stampa Coatta. Pratiche di scrittura e giornalismo in regime di detenzione, confino e internamento’ aveva lo scopo di studiare il rapporto tra pratiche di scrittura e apparati detentivi dal Novecento a oggi, concentrandosi in particolare sullo spazio europeo e mediterraneo e stimolando una prospettiva d’analisi comparatistica e transnazionale.

Proprio per gli interessanti contributi è nata la necessità di una pubblicazione degli Atti per i tipi di All Around. «Si è trattato di comprendere – spiegano gli organizzatori – come determinate esperienze di scrittura, giornalistiche ed editoriali, al pari di singole figure professionali, abbiano agito o si siano sviluppate in una condizione di relativa o assoluta privazione di libertà. Scopo è stato quello di verificare, per i diversi contesti geografici e temporali, l’esistenza di costanti storiche, sia nel modus operandi degli apparati di controllo per veicolare/reprimere/cooptare i differenti strumenti di informazione, sia nella reazione a queste pratiche da parte dei soggetti presi in esame».

Sotto questi dispositivi di controllo più o meno totale, «l’esercizio del giornalismo e della stampa è sembrato emergere come espressione più pura dell’insopprimibile bisogno umano di informazione e comunicazione. In tali contesti la circolazione, diffusione e la lettura della stampa autorizzata o clandestina, il ricorso a una intermittente, faticosa e rudimentale pratica giornalistica, il ruolo di moralizzazione e di educazione ricoperto da giornalisti detenuti più o meno celebri nei confronti dei compagni di prigionia o all’esterno delle istituzioni detentive, sono risultati coscienti e ripetuti esempi di resistenza collettiva e individuale o strumenti di riabilitazione e risocializzazione».

Questa vignetta è estratta dall’appendice iconografica del saggio di Valentina Marcella, Un modo per evadere: prigionieri politici nella stampa turca degli anni Ottanta, contenuto nel volume. In particolare questa, disegnata da Mithat Solmaz, è tratta dal catalogo Içerden Dışarıya Sevgilerle Karikatür Sergisi. 24 Hapisaneden Karikatürler (Yarin, Istanbul 1986)