Una rete di luoghi della memoria

Il centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione – isole di Ventotene e Santo Stefano, è entrato a far parte della rete Paesaggi della Memoria http://www.paesaggidellamemoria.it/. Di cosa si tratta?

Di una rete di musei e luoghi i quali attraverso l’accoglienza ai visitatori, i progetti didattici per le scuole, gli eventi culturali cercano ogni giorno di rappresentare veri e propri centri di cultura democratica e della pace per tutti i cittadini. Paesaggi della Memoria vuole ribadire l’impegno per il ricordo della lotta di Liberazione, in tutte le sue forme, e dei valori che hanno ispirato la nostra Costituzione.

I luoghi della memoria in Italia rappresentano un paesaggio storico diffuso e presente sul territorio nazionale, segnato in modi diversi da eventi e processi storici riconducibili alle responsabilità storiche del fascismo, all’occupazione tedesca dell’Italia, alla presenza e all’azione della Resistenza, con la prospettiva offerta dalla Costituzione repubblicana.

Essi offrono opportunità sul piano educativo e della conoscenza storica, fungendo da testimoni di un evento e della memoria (o dell’oblio) che la comunità ne ha fatto, da fonti per la comprensione del passato e del presente, da stimolo per orientarsi in un orizzonte più ampio di riferimento.

La rete Paesaggi della Memoria nasce per volontà di alcune esperienze, ma rimane aperta alle realtà che vorranno condividere questo percorso. Intende sviluppare una rete di scambio e di confronto, per migliorare e incrementare l’opera di valorizzazione delle testimonianze del periodo della seconda guerra mondiale e per assicurarne la migliore fruizione ai pubblici più diversificati, anche attraverso l’utilizzo dei nuovi media.

Scopo di Paesaggi della Memoria è promuovere la ricerca e l’approfondimento attorno ai luoghi di memoria, sollecitare il confronto con altre esperienze, anche internazionali, e sviluppare idee per una sempre migliore fruibilità da parte del pubblico di tali realtà, intese come luoghi di riflessione e di costruzione di una coscienza storica e civile.